Nel settore alimentare B2B—dalle cucine industriali alle industrie conserviere—la catena del freddo non è un optional: è una garanzia operativa, di qualità e sicurezza. In un mercato in cui la logistica del risparmio non basta, servono partner capaci di gestire ogni grado, ogni passaggio, ogni ritardo.
Indice dei contenuti
1. Cos’è la catena del freddo e come funziona
La cold chain è una rete integrata di trasporto e stoccaggio a temperatura controllata che assicura che prodotti deperibili—come frutta, verdura surgelata, carni e latticini—restino all’interno di un intervallo definito fino al loro punto d’uso. È un sistema ininterrotto che include produzione, congelamento, magazzini, trasporto refrigerato e monitoraggi continui.
Fasi chiave:
- Congelamento rapido (blast freezing) per preservare le caratteristiche del prodotto.
- Magazzini refrigerati a diversi range (chilled, frozen, deep‑frozen).
- Trasporti a temperatura controllata: automezzi, container, aerei reefer con monitoraggio in tempo reale.
- Monitoraggio costante tramite IoT, sensori RFID, sistemi WMS per garantire integrità, visibilità e tempestività nelle risposte.

2. Perché è strategica nel food B2B
Un solo sbandamento termico può compromettere un’intera spedizione, provocare sprechi, richiami e danni reputazionali. Un sistema efficiente porta numerosi vantaggi:
- Conformità normativa (HACCP, FSMA, GDP), evitando sanzioni.
- Riduzione degli sprechi, maggiore shelf life e risparmio operativo.
- Fiducia del cliente, che vede la garanzia di integrità, freschezza e sicurezza food.
- Continuità operativa, anche su mercati esigenti e con consegne just‑in‑time.
3. Il contesto italiano: mercato e trend
Il mercato italiano della logistica a temperatura controllata vale circa 7,56 miliardi di USD nel 2025, con attese di crescita a 9,1 miliardi entro il 2030, +3,78 % CAGR.
- Domanda crescente da e-grocery, foodservice e pharma, con investimenti mirati su hub multi-temperatura, automazione e sostenibilità.
- Segmentazione termica: la fascia chilled comanda con il 37 % del mercato, ma la categoria frozen cresce più velocemente (+4,5 % CAGR), spinta dalla GDO e dal delivery.
- Regioni trainanti: il Nord Italia rappresenta il 31 % del mercato; il Centro cresce più velocemente (+4,8 % CAGR).
- Innovazioni: monitoraggio NFC sui pallet a -20 °C (riduzione dei rischi doganali e assicurativi), refrigeranti naturali, logistica elettrica urbana, automazione nei cross‑dock (pick‑to‑light, micro‑hub).
4. Le sfide italiane: costi e complessità
Il rallentamento delle economie di scala, i costi energetici alle stelle e la carenza di personale qualificato mettono pressione agli operatori. Molti ricorrono a:
- Modernizzazioni impianti e sit‑up logistici.
- Percorsi formativi per R&D in logistica e cold storage.
- Ottimizzazioni dei percorsi e delle infrastrutture.
5. Perché Palimex è il partner ideale per il food B2B
Palimex si distingue per:
- Gestione refrigerata end-to-end: utilizzo di hub certificati, spedizioni affidabili e tracciate, integrazione automatizzata dei flussi.
- Logistica rapida e costante, grazie a filiera globale (Egitto, Cile, Europa) e collaborazione con centri d’eccellenza.
- Supporto tecnico e R&D: sviluppo ricette, tagli, porzioni IQF, packaging, garantendo integrità sensorica e shelf life.
- Compliance robusta: certificazioni BRC, BIO, HACCP-ready, documentazione per audit e gestione doganale.
- Scalabilità e flessibilità, anche nella gestione di linee speciali o picchi stagionali, con buffer strategico per garantirne continuità.
In un contesto in cui la logistica del freddo è il cuore pulsante del food B2B moderno, avere un partner capace di gestire ogni grado, ogni ritardo, ogni criticità significa proteggere la qualità, garantire la sicurezza e crescere nel business.
Palimex rappresenta questa garanzia: una supply chain refrigerata, sostenibile e innovativa, pensata per chi non può permettersi interruzioni né compromessi.